La personalità è forse la cosa più intima che possediamo. Le sue sfumature superano quella dei colori che accompagnano le nostre giornate e, neanche noi le conosciamo tutte.
Lo sapete, non sono proprio la classica "ragazza" e non sono neanche l'unica. Provo una repulsione intrinseca verso tutti i lavori noiosi, e forse è anche per questo che ho resistito due anni a lavorare per un autodemolitore. Però non vi ho mai raccontato molte cose perché è qualcosa di reale, non di immaginario, e per quanto il mio desiderio di raccontare rimanga molto forte, a volte viene superato dal senso di privacy. Non tutto può essere detto perché a volte si può far male ma non intendo nel senso sentimentale...più che altro in quello penale ;)
Uscita dall'Università ero stufa delle seghe mentali e volevo un lavoro che mi sfamasse dandomi l'opportunità di fare quello che volevo, oltre l'orario, senza dovermi portare l'ufficio a casa.
Per un po' ha funzionato. Segretaria, non male, in un ufficio gelido d'inverno ma poteva andare peggio.
E' andata peggio.
Mi hanno assunta, mi hanno licenziata...ecc (qui breve riepilogo).
L'ultima volta che sono tornata non ero più una semplice segretaria. Nel sistemare casa ho ritrovato i miei abiti da lavoro: canottiere alla Rambo, pantaloni larghi stracciati e sporchi d'olio, i guanti impressi ancora dall'odore di sudore e metallo, le scarpe antinfortunistiche con il loro strato di polvere perpetua.
Ero una "scaricatrice".